domenica 13 gennaio 2013

Donne con il sonno pesante: la sposa spagnola

La sposa spagnola
Titolo: La sposa spagnola
Autrice: Kathleen McGregor
Editore: LeggerEditore

Ho letteralmente divorato il libro (oltre 500 pagine) in due pomeriggi, e questo per me lettrice è sempre un ottimo segno. La  storia ti prende per la gola, ti aggancia e non posi il libro finché non sei arrivata all'ultima pagina senza prendere fiato, tra brividini e sospiri. Quindi gustoso, decisamente divertente soprattutto se una è  intrigata da certe situazioni.

La Sposa Spagnola narra le vicende di Soledad, una ragazza spagnola di 20 anni dallo sguardo innocente, lo spirito ribelle ed il corpo incredibilmente voluttuoso, che si trova chiusa in un convento a Panama perché il suo tutore non sa che farsene di lei. Poi, due giorni prima dell'arrivo dei Pirati di Morgan, decide di farla uscire e darla in sposa ad un tizio brutto e bigotto, che decide che "voluttuoso" è uguale a "peccato" e quindi si ripropone di umiliarla e fargliene passare di tutti i colori.


La nostra eroina è una "slave" piena, nel senso che, a parte qualche guizzo di ribellione, ci sta a farsi umiliare...ma il marito non è l'eroe della nostra storia e quindi lei gli sfugge. Ed ecco che arrivano i pirati, lei, ovviamente, viene catturata e messa su un tavolo per essere violentata in fila da tutti, ed è qui che vede "come un puma in mezzo ai cani" il pirata John Mcfee, assassino, spietato, letale, mezzo indiano, predatore e, ovviamente...master.
Lei si appella a lui e lui la salva (in pratica la violenta lui invece che farla violentare da tutta la ciurma), per poi portarsela in camera con il solito "adesso sei mia".

A questo punto la storia si dipana, senza mai annoiare, per le restanti 400 pagine, in cui lui gliene fa di tutti i colori, mischiando sesso, amore e possesso, e lei se lo lascia fare continuando ad ubbidire e...un po' godere. Per tirarla per le lunghe i due fanno naufragio, finiscono tra gli indios, lui perde la memoria, lei viene ripresa dal marito manesco, lui evade da una prigione sicurissima e se la riprende, viaggiano per mare e infine svelano i segreti del passato di lui, fino all'immancabile happy end.


Il romanzo fa parte di una serie, della stessa autrice, di ben 5 romanzi, tutti di ambientazione  marinaresca, pirati e caraibi. Un genere che si presta molto in effetti alle storie romantiche anche se
irrealistiche.

I due personaggi principali Soledad e John sono gli assoluti protagonisti della storia e la fanno da padrona per tutto il romanzo lasciando agli altri solo il ruolo di semplici comparse. Soledad mi ricorda un qualunque personaggio di un manga: occhioni ambrati carichi di pudore e innocenza (ovviamente è vergine, neanche dirlo) ma corpo morbido e voluttuoso (dalle descrizioni sembra proprio una tettona). Però, nell'unica descrizione che non sia dei suoi seni, viene detto che "non è bella", e questa è una grande consolazione per noi lettrici. Se ha le tette grosse, qualunque fanciulla può sognare di essere rapita dal suo pirata.

Ecco la nostra Soledad



E poi, impagabile, Soledad ha il sonno pesante. Sì perché John, per quanto si diverta a legarla, non è cattivo, ha capito che lei è rimasta traumatizzata dalla  violenza, e vorrebbe farle capire che fare sesso significa anche divertirsi, ma lei da sveglia proprio non ce la fa, si sottomette ma non gode. E allora lui si accorge che lei ha il sonno pesante e mentre dorme se la strofina, e bacia e lecca finché lei non si sveglia dicendo "ma che succede..." e lui "tranquilla ci penso io...."...e la aiuta a superare il trauma, capite?
Senza l'escamotage del sonno pesante gli toccava portarla in analisi e non era un bene per lo sviluppo del romanzo. Ora, questa cosa del sonno pesante mi lascia davvero incuriosita...devo verificare   perché magari mi sono persa qualcosa di bello...dormendo...
Quanto a John, beh lui è semplicemente il meglio che offre il mercato: moro e mezzo indiano ma con gli occhi chiari, parla 6 lingue, velocissimo con i coltelli, gran fisico, pirata e cialtrone ma con dei
principi...l'autrice cerca di dargli più scavo psicologico possibile e lui ne esce abbastanza bene.

Come sempre un po' deludente il finale, dopo tutta questa sottomissione lui rientra in carreggiata, porta Soledad a casa dalla mamma, la sposa e smette di fare il pirata. Buuuuh!
Ma come!?
Con un uomo così come minimo si poteva salpare per nuove conquiste e nuove avventure di sottomissione...

Ho lasciato la chicca per il finale: questo è un romanzo che potete leggere insieme al vostro compagno, regalando al vostro lui Tortuga o Veracruz di Valerio Evangelisti.
Sì perché questi due libri di Evangelisti, pura avventura piratesca, descrivono l'assalto dei pirati alle ricche città spagnole, mentre La Sposa Spagnola descrive esattamente la stessa vicenda ma con lo
sguardo degli assaliti.
Uno in chiave maschile, l'altro in chiave femminile... sangue e morte  contro sesso e sottomissione.
In entrambi i libri ricorrono gli stessi personaggi, uno su tutto il medico Oexemeling (realmente esistito), e figure di pirati e luoghi. Il che ci dice che anche la Mac Gregor si è adeguatamente documentata e soprattutto aggiunge un brivido in più alla storia...
Il mio consiglio, se vi piacciono le storie di pirati, è di leggerli tutti.

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