Autrice: Sharon Page
Editore: Ebury Digital
Lingua: Inglese
Formato: ebook per Kindle
Presa
dall’entusiasmo dopo aver letto “Il Club”, ho cercato altri libri di Sharon
Page scoprendo che ha scritto una serie di romanzi in stile “Rouge Regency”
(ambientati nell’epoca della Reggenza, 1811-1820) e diversi di ambientazione
sovrannaturale (di cui parleremo in un altro ambito). Sebbene il costo di questi libri non sia
elevato (su Amazon sono in vendita con un prezzo che va dai 3 ai 5 euro), il
problema è che esistono solo in inglese, per cui dovete conoscerlo per poterli leggere.
Engaged in Sin (credo che la traduzione letterale migliore
sia “Fidanzata con il Peccato”) è stato finalista in ben due premi
(informazione presa direttamente dal sito dell’autrice): il Daphne Du Marier award for Mystery/Suspense nella
Categoria Romanzi Storici ed il Best Sensual Historical Romance 2011. Ed
effettivamente la trama è decisamente avvincente (anche più de “Il Club).
Anne Beddington è una prostituta disperata. Dopo anni di
maltrattamenti non ce l’ha più fatta ed è intervenuta per difendere tre bimbe
innocenti che la tenutaria del bordello dove lavorava, aveva fatto rapire. Non voleva ucciderla, solo
che il colpo che ha inferto, invece di colpire il braccio della donna, l’ha
colpita in testa (non ha una gran mira Anne) . Ora, in fuga, deve ottenere
assolutamente la protezione di un lord diventando la sua cortigiana. Chi meglio
di Devon Audley, Duca di March, è adatto al ruolo? Il nobile vive come un
recluso nella sua enorme villa fuori Londra e per giunta è cieco in seguito ad
una ferita di guerra. Sicuramente non sa nulla di quello che succede a Londra
e, certamente, se Anne riuscisse a sedurlo, sarebbe un perfetto protettore.
Da questo punto in poi si sviluppa una trama che, seppure
piuttosto classica dei romanzi che ci fanno tanto sospirare (in tutti i sensi),
ha comunque delle trovate originali: Anne, per esempio, finge tutte le volte di
raggiungere l’orgasmo, perché per lei il sesso è qualcosa di sporco e poco
divertente (sostanzialmente non gode mai); il Duca è un uomo in piena crisi,
che non accetta la sua cecità e soffre di terribili incubi, e che, all’inizio,
non vuole fra i piedi una donna per paura di farle male e poi la vede solo come
utile sfogo (dopo notevole insistenza da parte di lei che fa di tutto per
sedurlo). Il rapporto fra i due viene sviluppato in un crescendo di scoperte
(sessuali per lei, sensoriali per lui), che ti spingono a seguire l’evoluzione
della trama. E poi, ovviamente, c’è il
momento in cui l’azione si fa viva e in cui i rapporti si ribaltano (con lei
che scappa per non fargli correre rischi, perché ovviamente è innamorata, e finisce
nei guai, e lui che la insegue perché non riesce a vivere senza di lei, e
questo più e più volte) e il binomio donzella in pericolo – eroe che la
protegge, diventa donzella in pericolo ma forte e indipendente – eroe che non
può che accettare le decisioni di lei. Un libro lungo, fitto di avvenimenti, con
scene di sesso abilmente descritte (del resto anche in “Il Club” si era visto),
che sono sufficientemente esplicite senza mai essere volgari, ed in cui il
lieto fine è assicurato in modo sorprendentemente divertente.
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